PIETRASANTA. Il Centro Servizi per i cittadini stranieri opera dal 2007 presso la sede della Misericordia in via Mazzini a Pietrasanta. La sua posizione centrale, facilmente accessibile, permette un buon servizio grazie anche alla vicinanza dell’ufficio postale, degli uffici comunali (anagrafe, casa, istruzione…) e della stazione ferroviaria.

Il Centro è un punto di accoglienza, di orientamento e di informazione sulle leggi riguardanti l’immigrazione, sulla compilazione del permesso di soggiorno o carta di soggiorno via telematica e sulle pratiche per la richiesta della cittadinanza italiana.

Svolge un’azione di orientamento e accompagnamento per l’utilizzo dei servizi pubblici, assistenza sanitaria, attività di mediazione culturale ed integrazione e, dal 2011, è stato accreditato per lo svolgimento delle pratiche telematiche di ricongiungimento familiare, per l’iscrizione all’esame del test d’italiano obbligatorio per il rilascio del permesso CE (ex carta di soggiorno) e per lo svolgimento delle pratiche dei decreti flussi e sanatorie.

Inoltre lo sportello è in rete con le varie realtà del terzo settore, come scuole e gli altri comuni della Versilia

La presenza dei cittadini stranieri nel comune di Pietrasanta rappresenta il 5,70% (1.422) dell’intera popolazione.

I più numerosi sono provenienti dalla Romania (417), Marocco (175), Albania (164), ma forte è anche la presenza di nazionalità come Polonia (121), Senegal (39), Germania (35), Ucraina (32), Francia (28), Federazione Russa (28), Stati Uniti (28), Brasile (27), Danimarca (27), Corea del Sud (25), Moldavia (22), Regno Unito (20), Filippine (16), Tunisia (12), Cina (11), Argentina (lO), Giappone (10), Colombia (9), Ex Jugoslavia (8), Svizzera (8),Thailandia (7), Australia e Nuova Zelanda.

Nel 2011 gli utenti che hanno usufruito dei servizi del centro sono stati 218 (suddivisi per 81 femmine e 137 maschi, 6 comunitari e 199 extracomunitari), per un totale di 326 servizi erogati. Per la gran parte utenti non comunitari, hanno richiesto servizi i cittadini di fascia di età compresa tra i 35-45 e i 45-55 anni.

Da sottolineare, rispetto all’anno precedente, l’aumento della frequenza dello sportello da parte delle donne, un segno positivo che indica una buona e maggiore integrazione nel territorio, soprattutto per le donne di cultura araba.

Per quanto riguarda il lavoro, la maggior parte dell’utenza esercita attività in proprio, a cui fanno seguito i lavoratori dipendenti (maggioranza a tempo indeterminato) e numerosi disoccupati e casalinghe. Molti sono in Italia per conseguire la laurea soprattutto in discipline artistiche (accademia delle belle arti).

In Italia da uno a cinque anni, più della metà di loro dichiara di essere coniugato o convivere con straniero o italiano ma, solo una parte, effettivamente vive con la famiglia. Il resto non ha il proprio nucleo familiare nel nostro Paese.

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